I cestini sardi (scartine), senza il manico

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Descrizione prodotto: Frutto di una passione e di un profondo legame con le tradizioni storico culturali del contesto Jerzese, questi cestini sardi in salice e canne sono un gioiello d’arte, frutto di una grande capacità di intreccio delle materie prime, prodotti poveri che acquistano però un grande valore ammirando il prodotto finito che se ne ottiene.

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Dettagli

Dimensione prodotto: Sono possibili diverse dimensioni realizzative per questi cestini o scartine; con questo prodotto, le misure proposte sono: base cm 17, altezza cm 20, larghezza massima cm 27.

N.B.: Tutte le misure riportate, essendo prodotti artigianali interamente fatti a mano e non riproducibili perfettamente, possono leggermente variare nelle dimensioni indicate, nei colori del materiale o nella forma; rimarranno tuttavia pressochè simili a quelli indicati.

Dettagli: Un altro prodotto di grande valore, per la grande capacità nell’intreccio delle materie prime, come il salice, le canne, ma anche altri prodotti come l’olivastro e tutto ciò che può essere considerato resistente e duraturo, è la realizzazione dei cestini sardi in vimini, in questo caso senza manico, prodotti ottimi che si prestano benissimo come portafrutta, in campagna o nelle vostre case, ma che ben figurano anche come oggetto artigianale decorativo, su un tavolo, un mobile o sulle pareti delle vostre case.

L’arte dell’intreccio, come detto, ha origini antichissime ed era nata per fare fronte alle necessità domestiche di avere nelle proprie case contenitori ideali per conservare o alloggiare il pane, la frutta, la verdura e tutto ciò che in esso poteva essere custodito senza che si danneggiasse o pestasse. L’idea di utilizzare il salice, le canne ma anche l’erba palustre fu ispirata dalle massaie anche dalla grande abbondanza di materie prime facilmente reperibile nei fiumi o negli stagni senza dovere sostenere alcun costo economico; ovvio poi che l’origine della cestineria sarda si fa risalire al mondo agropastorale, un contesto povero ma capace di sfruttare al meglio tutto ciò che la natura era in grado di offrire spontaneamente alla popolazione rurale.

Oggi questa antica quanto moderna tecnica di intreccio dei rami sottili, di salice, dell’olivastro, delle canne, è presente in tutto il contesto regionale, ma grande merito si deve a coloro che nei secoli ne hanno tramandato, la passione, la cultura dell’intreccio e le tecniche costruttive, spesso differenti a seconda dell’oggetto che si intende realizzare. Ogni prodotto inoltre ottenuto è come se avesse un marchio di fabbrica, non visibile agli occhi dei più distratti, ma una attenta analisi del prodotto permette ai più esperti di identificarne la tecnica e le mani maestre che lo hanno realizzato.

Oggi Jerzu può affermare di avere ancora un grande maestro nell’intreccio dei cestini, un artigiano dalle grandi doti realizzative che non disdegna affatto di tramandare alle generazioni più giovani tutte le sue conoscenze perché consapevole che una grande arte come questa dell’intreccio non si può perdere, sarebbe una grave perdita per il paese e porterebbe ad un ulteriore perdita di una cultura storico culturale tramandata da secoli e portata avanti con grande generosità, dedizione e amore, un’arte spesso condivisa nelle famiglia in cui marito e moglie, fianco a fianco ne hanno condiviso la passione, il tempo, le fatiche ma anche i riconoscimenti e gli apprezzamenti dagli innumerevoli estimatori.

I cestini sardi e le scartine così ottenute, oltre ad essere dei prodotti artigianali sardi, diventavano quasi testimoni di uno scorrere del tempo, testimoni di passioni condivise, di un amore reciproco nel donare agli altri il frutto del proprio lavoro, delle proprie passioni, del proprio amore. Oggi certamente, questa arte tessile dell’intreccio dei cestini rischia di scomparire perché molto spesso poco valorizzata anche a livello locale, ma rendersi conto della grande ricchezza spirituale ma anche economica che questo lavoro può dare può certamente dare un nuovo impulso e nuova vitalità a questa grande passione artigianale.

L’artigiano locale, oltre a produrre le classiche scartine o cestini sardi, realizza diverse referenze tutte bellissime, adatte ad ogni utilizzo se ne possa pensare nelle nostre case: bellissimi sono i panieri, i portafrutta tondi o ovali, i cestinetti piccoli e come non ricordare le scartine col manico, ottime per gli amanti dei funghi che permettono di rispettare la natura favorendone la diffusione delle spore nel territorio.

Certi del grande successo che tutti questi prodotti avranno nelle case di tutti voi ci auguriamo di avere tantissimi estimatori di questi prodotti affinchè non si perda una tradizione che ha legato nei secoli intere generazioni.

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I cestini sardi (scartine), senza il manico

I cestini sardi (scartine), senza il manico

Descrizione prodotto: Frutto di una passione e di un profondo legame con le tradizioni storico culturali del contesto Jerzese, questi cestini sardi in salice e canne sono un gioiello d’arte, frutto di una grande capacità di intreccio delle materie prime, prodotti poveri che acquistano però un grande valore ammirando il prodotto finito che se ne ottiene.

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